La Giudecca e le sinagoghe di Trani
Nelle città della diaspora il quartiere ebraico spesso si sviluppa vicino alle mura, al porto, al mercato – per ragioni commerciali – ma anche nei pressi della chiesa maggiore o del palazzo/castello – per ragioni di sicurezza e protezione. Così a Trani la giudecca sorge nella parte più alta della città antica, a ridosso delle mura longobarde, nei pressi del porto e della cattedrale. Una giudecca (ma anche giudea, giovecca, giuderia, giudaica, ebraica) è un quartiere aperto, da non confondersi con il ghetto, quartiere chiuso istituito per legge nel XVI secolo per l’insediamento coatto degli ebrei; una pratica introdotta sporadicamente nel nord Europa già nel sec. XIII e la cui consacrazione toponomastica è attestata a Venezia nel 1516. Cuore del quartiere è la sinagoga che svolge le funzioni di casa di riunione (Beth Keneseth: sinagoga ne è la traduzione greca) dove recitare le preghiere o ascoltarle da un cantore, ma anche di casa di studio (Beth Midrash) dove studiare la Torah sotto la guida di un rabbino o amministrare la giustizia su questioni rituali e non. E sempre nella giudecca sorgono altri servizi per la comunità: la macelleria, il forno e il miqweh. Quest’ultimo – spesso adiacente, se non all’interno della sinagoga – consisteva in uno o più ambienti con vasche scavate nel suolo per le abluzioni rituali. Fuori dalle mura ma spesso in vista del quartiere, veniva insediato il cimitero.
La prosperità della giudecca tranese si esprime attraverso le quattro sinagoghe, poi trasformate in chiese e dedicate a SS. Quirico e Giovita (poi S. Anna), S. Maria di Scolanova, S. Leonardo Abate e S. Pietro Martire (Lambertini, 1572).La chiesa di S. Anna e quella di S. Maria di Scolanova sono le uniche delle quattro sinagoghe pervenute fino a noi; delle altre due si hanno solo i primi ricordi documentati alla fine del sec. XIV e sembra che fossero localizzate nei pressi di S. Anna l’una, di via Cambio l’altra.
I toponimi caratteristici del quartiere ebraico si sono conservati, ed ancora oggi la chiesa di S. Anna affaccia su Via della Giudea e quella di Scolanova su Via e Piazza Sinagoga. Questa piazza è oggi il risultato della demolizione del palazzetto noto come “casa del rabbino”, il cui prospetto, con una bifora tardo trecentesca, guardava verso la sinagoga. Questa era certamente chiamata Scola Nova; l’altra semplicemente la Sinagoga, forse a motivo del suo ruolo comunitario centrale: oggi essa viene indicata col nome di Scola Grande. Della Sinagoga Grande, espressione della fiorente comunità del periodo svevo si conosce l’anno di fondazione (1246-47). Per Scola Nova non si hanno invece notizie sulla sua costruzione, ma gli elementi architettonici e formali permettono di ritenerla del XII secolo – inizi XIII, precedente, quindi, alla Sinagoga Grande; l’appellativo ‘Nova’ probabilmente faceva riferimento ad altri, più antichi, edifici sinagogali.
Foto: toponimi nel centro antico di Trani
STRADA DELLA GIUDEA.